Satispay S.p.A. è una startup italiana fondata a Cuneo nel 2013 da tre giovani imprenditori: Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta. Attualmente; insieme a Scalapay, fa parte dei due unicorns italiani, ovvero quelle startup che hanno una valutazione superiore al miliardo di dollari.
Satispay offre un’applicazione che consente pagamenti peer-to-peer tra utenti registrati, pagamenti nei negozi, trasferimenti di denaro con amici, acquisto di servizi e opzioni di risparmio A differenza di altri metodi di pagamento digitali, Satispay si basa su un conto corrente bancario esistente per ogni transazione, eliminando la necessità di una carta di debito o di credito o di un conto corrente online. Con Satispay, gli utenti possono pagare sia in negozi fisici che online, effettuare pagamenti di bollettini, trasferire denaro tra amici e creare un piano di risparmio personalizzato.
L’obiettivo di Satispay è semplificare il sistema finanziario eliminando intermediari e collegando direttamente i clienti agli esercenti.
"Semplificare i pagamenti per migliorare la vita delle persone"
Satispay
Andando ad analizzare la startup tramite un’analisi SWOT, possiamo capire meglio quali sono i punti di forza e le debolezze della società italiana e in quale environment si trovano ad operare.
La comodità di utilizzo e l’immediatezza dei pagamenti sono sicuramente due dei punti chiave di Satispay, che rispondono alle problematiche che la startup si propone di risolvere. Grazie alla grande diffusione degli smartphone, in particolare in Italia, Satispay dispone già di una grande rete di potenziali utenti del servizio a cui poter offrire una customer experience superiore a quella dei concorrenti diretti. Inoltre, la maggior parte dei servizi offerti dalla società sono gratuiti per i consumatori.
D’altro canto, Satispay ha alcune debolezze su cui concentrarsi per diventare il principale network di pagamento in Europa. Attualmente, l’iscrizione sia del commerciante che del cliente è necessaria per poter effettuare transazioni con Satispay, quindi il servizio non è ancora disponibile in tutti i punti vendita. Inoltre, poiché una parte significativa della popolazione italiana non è abituata all’utilizzo di dispositivi elettronici, la società ha deciso di focalizzare le proprie campagne di marketing sui giovani, trascurando così un’ampia base di clientela che effettua transazioni in modo frequente.
Il mercato dei pagamenti elettronici è attualmente molto competitivo, con Satispay che si trova a dover competere con colossi come Apple Pay, Google Pay o PayPal, che hanno già a disposizione grandi infrastrutture, al contrario della startup italiana. Inoltre, la fiducia dei consumatori nel sistema bancario potrebbe rappresentare un vantaggio per le banche quando queste ultime lanceranno i loro servizi di pagamento innovativi. Nonostante ciò, Satispay può beneficiare delle nuove normative europee che incentivano l’utilizzo di metodi di pagamento innovativi come la PSD2, pubblicata nel 2015, e soprattutto sulle nuove generazioni che, essendo più affini all’utilizzo delle tecnologie, possono dare una grande spinta al progetto.
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